sabato 11 febbraio 2012

CIAO, COME STAI?

Ciao, come stai?

Chi non ha avuto almeno una volta il desiderio di trovarsi al buio, in totale e assoluto silenzio e sentire una voce, calda e dolce, dire: "Ciao, come stai?"

Quanto buio e silenzio ci siamo fatti portar via dalla fretta, dalla
necessità di far presto e bene.

Anni fa (cominciano tutte così le storie raccontate dai vecchi) uscendo dalla A4 al casello di Trezzo o Capriate, spesso di notte, ci si fermava a "pagare" il pedaggio ed il casellante (lo chiamavamo così), non protetto dagli sbarramenti antismog ed antiuomo moderni, ci salutava spesso con un "Ciao, come stai?".
Con casellanti un po' più amici, ci si fermava addirittura dentro al casello, e si trascorreva del tempo insieme, raccontandoci, spesso solo di calcio, ma raccontandoci.

Poi dal panettiere nel forno a mangiare panini appena sfornati conditi con olio e sale, si trascorreva del tempo insieme raccontandoci.

Molti clienti venivano a pagare l'assicurazione e si faceva una chiacchierata, si andava a prendere un caffè e ci si raccontava.

Molto del tempo del lavoro si mischiava col tempo personale creando confusione.
Il tempo è prezioso e rendere più efficienti le interconnessioni relative a cose di lavoro in modo veloce ed automatico è stato un passo in avanti, per liberare quel tempo da dedicare a ciò che ognuno più desidera.

Ed è stato liberato tempo da dedicare a ciò che ognuno più desidera.
Ho spesso l'impressione che non venga usato, questo tempo.
Forse occorre trovare lo spazio, dove inserire il tempo per un:
"Ciao, come stai?"

Ho smesso di fumare venti anni fa; se incontrassi un tabaccaio che, anzichè propormi qualche "Gratta e vinci(cosa?)" mi dicesse: "Ciao, come stai?" ricomincierei a fumare.

1 commento:

  1. Sembra che la narrazione non sia più di moda. Raccontare una storia, è come condividere un pezzo di vita. Se la storia è la nostra. Oggi si preferisce subire storie altrui, e forse nemmeno quelle. Ho l'impressione che il fondo del baratro sia l'osservazione di personaggi che non hanno acluna storia da raccontare, ma solo facce da mostrare e sederi da esibire. In alcuni casi non ne noto la differenza.

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