mercoledì 25 gennaio 2012

TI VOGLIO BENE

Quante volte è successo che qualcuno dica o scriva: "ti voglio bene"?

Se qualcuno vuole veramente il bene di qualcun altro, è abbastanza che glielo dica?

A me lo hanno detto molte volte, ma non ho sentito niente.
Altre volte un'azione verso di me ha generato uno stato di benessere.

Mi chiedo spesso: il bene si fa o si dice?

E' più semplice dirlo.
Ha effetto farlo.


venerdì 20 gennaio 2012

Riflessioni di un gemello

Il successo ed il succedere


Succedere: subentrare, venire dopo, seguire.

Il succedere è legato al continuum; nel camminare un piede succede all’altro, lo
sostituisce permettendo di proseguire un percorso, di arrivare da qualche parte; contiene la
vita-lità, in esso c’è movimento, c’è il piacere di inseguire ciò che si preferisce, e la
libertà di crearsi il percorso adatto a raggiungere ciò che lo procura.

Successo: sostantivo, participio passato di succedere.

Il successo è "passato" e gli appartiene; è quindi fermo. E’ un animale morto.

Inseguire il successo è come camminare all’indietro per arrivare a quel punto fermo, sul
quale immobilizzarsi, un punto che dia sicurezze e certezze e dal quale cercare di mantenerle.
Per far ciò, il successo, deve potere immobilizzare tutto ciò che vive intorno; niente si
muova che possa scombinarlo, il piacere (soprattutto) è pericoloso, lo stare immobili è molto più sicuro per il suo mantenimento.

Ciò che è “successo” appartiene al passato, è uscito dal “succedere”, non ha possibilità di
cambiare, non cammina più, è morto.
Come è possibile d'altronde modificare ciò che è passato?
Ciò che resta vivo, che rappresenta il vivere, è tutto quello che segue, che subentra al passato,
è il presente che, solo, può portare nel futuro.
Non sorprende la spasmodica ricerca di successo, di visibilità, di apparire ad ogni costo
che caratterizza la civiltà dell’Occidente, dove il sole tramonta, è cadente.
Questa civiltà sembra cerchi qualcosa che non esiste più: appunto un qualcosa che è già “successo”.

Sto da un po’ riflettendo su questo tema e mi convinco sempre più che è giusto che ognuno nella vita scelga il proprio piacere:

Succedere = vivere
o
Successo = morire

mercoledì 18 gennaio 2012

Nato sotto il segno dei Gemelli

Sono nato il 20 giugno quando il Sole era nel segno dei Gemelli.
Oltre a ciò, ho altre caratteristiche legate agli altri segni zodiacali che mi compongono, ascendente e altri particolari che non sfuggono a chi capisce di astrologia.
Questo fatto determina che, ogniqualvolta mi si chiede: "di che segno sei?", la risposta che mi arriva è sempre e da sempre uguale: ah! Doppia personalità!!
Non voglio prendermela con che mi dice questo, ma vorrei difendere tutte le altre che contengo e che conosco, oltre a quelle che ancora non conosco, senza squalificarne alcuna.
Sono anche molto orgoglioso di possederne molte, cosicchè non ho modo di annoiarmi mai; le discussioni in casa mia non sono mai finite e questo per me è un vero piacere. Pensare è uno dei miei diletti preferiti, come dormire, mangiare biscotti e budini, fare l'amore, e far niente.
Per cui i miei pensieri hanno modo di essere discussi e combattuti prima che vadano all'esterno a confrontarsi con altri cercando accordi.
Mi spiace che alcuni abbiano a che fare con una sola personalità, non riesco ad immaginare con quanta noia ha riservato per loro la vita, ma ognuno mangia nel piatto che ha in tavola.
Per chi avesse desiderio di comprendere di più, consiglio un bellissimo libro: "La casa delle anime" che parla di una storia di due persone con Personalità Multiple Dissociate, che tanto mi ha arricchito e aiutato a comprendere ed accettare più di prima ogni essere umano con cui ho il piacere di trascorrere del tempo.

Con affetto.



lunedì 16 gennaio 2012

Perchè continuare a fare Biodanza

Da tempo e incessantemente mi chiedo:
perchè ho fatto Biodanza? Perchè faccio Biodanza?
Soprattutto, perchè farò sempre Biodanza, o dentro o fuori dal contesto istituzionale della
Biodanza?

La risposta a queste domande non mi è semplice e credo possa essere sconosciuta e
complicata.

Trovo conforto e sostegno nelle fonti originarie, in ciò che arriva direttamente da Rolando
Toro.
Il carburante più adatto, più potente a spingere il mio motore, si trova nel capitolo
"LA BIODANZA - Le Origini" pag 21:

"La base concettuale della Biodanza proviene da una meditazione sulla vita; dal desiderio di rinascere dai nostri gesti spezzati, dalla nostra vuota e sterile struttura di repressione; essa proviene con certezza dalla nostalgia d'amore..."
più avanti continua ".....La Biodanza è dunque un'aperta trasgressione dei valori culturali contemporanei, dei dettami di alienazione della società dei consumi e delle ideologie totalitarie. Essa si propone di restaurare nell'essere umano il vincolo originario con la specie come totalità biologica, e con l'universo come totalità cosmica."

Può sembrare poco, ma le parole "amore" e "trasgressione" hanno su di me un fascino
particolare, ho come l'impressione che siano la stessa cosa.

Questa è la prima risposta alle mie domande, poi troverò la seconda, la terza e chissà....

Ciao, Marco

venerdì 13 gennaio 2012

Una passeggiata con Maiakosvki



Pubblico volentieri, come inizio, questo poema di Eduardo Alvez Costa, che molto mi aveva colpito durante la formazione in Biodanza.

In Biodanza si impara a relazionarsi in feedback. (Poi ci si disabitua velocemente.....)

Quando si riceve amore, si ricambia con amore.
Quando si riceve violenza, si ricambia con aggressione.



"Nella prima notte,
loro si avvicinano
e prendono un fiore
e non diciamo nulla.
Nella seconda notte
già non si nascondono:
pestano i fiori,
uccidono il nostro cane
e non diciamo nulla.

Finchè un giorno,
il più fragile di loro
entra da solo nella nostra casa,
ci ruba la luna
e, conoscendo la nostra paura,
ci strappa la voce della gola.
E, poichè non abbiamo detto nulla,
ora non possiamo dire nulla."





battesimo

Oggi si apre il mio blog: ilricciodanzante e questo è lo scritto battesimale.