Copio e riporto un pezzo di Vito Mancuso tratto da Obbedienza e libertà, - poichè riesce con semplicità a tradurre ciò che sembrerebbe, a me, complicato.
Ogni essere umano è “corpo”, il quale per il 99%
della sua massa è composto da sei elementi atomici: ossigeno, carbonio,
idrogeno, azoto, calcio, fosforo; il restante 1% è formato da dodici elementi
atomici tra i quali il potassio, lo zolfo, il ferro, il magnesio, il rame….
A questo livello della nostra ontogenesi noi siamo un gas,
una pietra, una nuvola, una goccia d’acqua.
I corpi inanimati si fermano qui nella loro evoluzione
ontogenetica, nel senso che il totale dell’essere-energia che li costituisce si
traduce totalmente nella loro massa corporea.
Ovvero: Energia Totale – Energia
condensata come massa = 0
Per questo si parla di corpi in-animati, perché non avanzano
neppure una minima quantità di energia libera che li animi, che dia loro vita.
Al contrario, quando si è in presenza della vita si assiste
ad un fenomeno che si può rappresentare mediante questa semplice equazione:
Energia totale - Energia condensata come massa = X
Dove l’incognita X designa l’energia libera che consente al corpo di muoversi, di essere vivo.
Questa energia libera, in cui consiste la vita è stata
denominata “anima” o anche “soffio vitale”, derivando il termine anima proprio
dal greco ànemos, cioè vento, aria,
soffio.
In questo senso si può dire che noi abbiamo l’anima, in
quanto abbiamo un’eccedenza, un surplus, di energia libera rispetto alla massa
corporea, che ci rende vivi, vitali, e l’anima appare proprio come il termine
escogitato dalla mente per dire la vita. Siamo cioè animati, viventi.
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